Tuttora la Chiesa cattolica occidentale e quella Ortodossa orientale sono separate, anche se entrambe continuano a definirsi una, santa, cattolica ed apostolica e a rivendicare la propria “Ortodossia”, dando a intendere che, con lo Scisma, è stata l’altra parte ad aver lasciato la chiesa d’origine.
Le differenze si possono riassumere in 4 punti:
- peccato originale;
- per la Chiesa Cattolica l’uomo nasce nel peccato per la Chiesa Ortodossa l’uomo nasce puro.
- la fondamentalità del Papa e l’Immacolata Concezione;
- non è riconosciuta l’infallibilità del Papa e nemmeno l’Immacolata Concezione da parte della Chiesa Ortodossa.
- variazione del Credo (filioque);
- “Il figlio” non è presente nella versione originale del Credo, quindi non accettato dalla Chiesa Ortodossa.
- variazioni – non sostanziali – sulla liturgia eucaristica e i sacramenti.
- la Cerimonia ad esempio è molto più lunga nella Chiesa Ortodossa, i sacramenti vengono somministrati tutti in una volta ed il celibato nel sacerdozio non è necessario.
Le Chiese Ortodosse permettono:
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- l’ordinazione diaconale e presbiterale di uomini sposati. Sono tenuti al celibato e al voto di castità solamente i sacerdoti celibi al momento dell’ordinazione e i monaci. I Vescovi vengono scelti solo tra i presbiteri celibi e tra i monaci.
- considerano il Papa come il Patriarca d’Occidente con un posto di rilievo nel Concilio Ecumenico, ma non come capo della Chiesa o Vicario di Cristo.
La Chiesa Ortodossa è guidata dal Patriarca di Mosca (attualmente Cirillo I), però il vero “capo” è Dio nelle sue 3 impostazione (Padre, Figlio e Spirito Santo).
Interessante è anche la differenza simbolica tra le Croci.
Il simbolo della Chiesa Ortodossa è la Croce con tre traverse (detta anche croce bizantina), dove la prima in alto è il titulus crucis, mentre quella in basso normalmente è posta obliquamente rispetto al montante ed allude alsuppedaneum, legno che sosteneva i piedi di Gesù Cristo crocifisso.
La Chiesa Cattolica invece è riconosciuta in tutto il mondo con la croce latina formata da due segmenti di diversa misura che si intersecano ad angolo retto, in cui il segmento minore è circa a tre quarti del segmento maggiore.