
Il Kirghizistan, nella persona del Ministero degli Esteri, ha riferito di ritenere validi i risultati del referendum di domenica scorsa in Crimea, in cui la regione ha votato a favore della secessione dall’Ucraina e per l’adesione alla Russia.
“I risultati del referendum in Crimea riflettono le opinioni della maggioranza assoluta della regione, e questa è la realtà”.
“Tutte le iniziative e le azioni devono essere indirizzate esclusivamente a mantenere la fragile pace e la stabilità in Ucraina e nella regione”.
La dichiarazione è una ferma accusa alle ex autorità ucraine per la crisi politica nel paese, che ha portato alla cacciata del presidente Viktor Yanukovich .
In precedenza, il Kirghizistan aveva dichiarato che non riconosceva Viktor Yanukovich come presidente dell’Ucraina, perché “ha perso la fiducia del suo popolo e fuggì dal paese.”
Un trattato che prevede l’annessione della penisola del Mar Nero è stato firmato dai capi della Crimea e dal presidente russo Vladimir Putin nella giornatà di martedì 18 al Cremlino.
fonte: tradotto e riadattato da Ria Novosti