
Mosca e San Pietroburgo, le due città più popolose della Russia, sono considerate al secondo ed al terzo posto nella classifica delle città più inquinate del Paese (sui dati del 2012). La peggiore in assoluto, con emissioni inquinanti a valori doppi della Capitale, è la città di Norilsk all’estremo settentrionale della siberia, sede del più grande produttore di nickel al mondo.
Norilsk, una città di 170.000 persone al di sopra del Circolo Polare Artico, ha emesso quasi 2 milioni di tonnellate di sostanze inquinanti nell’atmosfera nel corso dello scorso anno, mentre Mosca, la cui popolazione è di 70 volte più grande, ha emesso circa 1 milione di tonnellate, in base a una valutazione basata sul Servizio di Statistica dello Stato.
La top five è completata da San Pietroburgo (terza posizione), la seconda città più grande della Russia con 5 milioni di abitanti; Cherepovets della Regione di Vologda (quarta posizione), che ha una popolazione di 300.000 abitanti e numerose imprese chimiche, e la città di Asbest negli Urali (quinta posizione) con una popolazione di 69.000 abitanti.
Le emissioni totali della Russia si attestano a quota 19,6 milioni di tonnellate nell’anno scorso, con un lieve aumento rispetto alle 19,2 milioni di tonnellate del 2011, secondo il Servizio di Statistica dello Stato.
Due città russe fanno parte della lista aggiornata dei luoghi più inquinati del mondo da parte dell’istituto statunitense Blacksmith. Una era proprio la città di Norilsk, l’altra era la città russa di Dzerzhinsk, un importante sede di produzione di armi chimiche durante il periodo sovietico.
fonte: tradotto e riadattato da moscownews.ru