
Decine di produttori di vino georgiano hanno ricevuto il via libera per chiedere il permesso di effettuare vendite sul mercato russo.
L’embargo sul vino e sull’acqua minerale georgiana è iniziato nel 2006, in coincidenza con un deterioramento delle relazioni bilaterali che è culminato con la breve guerra tra Russia e Georgia nel mese di agosto 2008.
Il capo del Servizio di protezione dei consumatori Gennady Onishchenko ha riferito che 36 produttori di vino georgiano e quattro produttori di acque minerali potrebbe passare a registrare i propri prodotti con le autorità presentando dei campioni.
Ben 93 cantine georgiane hanno espressamente segnalato che vorrebbero esportare nel mercato russo, ha riferito lo stesso Onishchenko.
Un’altra indagine è in fase di elaborazione e potrebbe avvenire dopo il 25 marzo. In seguito a questa, l’agenzia deciderà se consentire le vendite di chacha, un liquore molto forte georgiano a base di uva e loro parti, simile alla grappa italiana.
fonte: tradotto e riadattato da themoscowtimes.com