
A Mosca il numero delle persone registrate come HIV positive ha raggiunto quota 45.000, questo secondo Alexei Mazus, capo della lotta all’AIDS della città e del centro di prevenzione.
Le statistiche ufficiali, tuttavia, potrebbero non riflettere la realtà e il numero reale è molto probabilmente più alto, sulla base di quanto si verifica a livello di sanità locale.
“A Mosca, abbiamo chiaramente pochi che si sottopongono al test dell’HIV” questo secondo Denis Godlevsky, avvocato della Coalizione internazionale di preparazione al trattamento HIV in Europa orientale e in Asia centrale.
L’accuratezza dei dati in discussione
Godlevsky ha sottolineato la mancanza di iniziative di prevenzione rivolte ai gruppi principali di rischio – le prostitute ed i tossicodipendenti.
Il capo medico capo della sanità russa, Gennady Onishchenko, meglio conosciuto per la sua crociata contro prelibatezze straniere e vino georgiano, ha riferito di avere seri dubbi circa l’adeguatezza dei dati forniti dai funzionari di Mosca.
6.000 nuove infezioni
Più di 6.000 persone sono stati diagnosticate portatrici di questo pericoloso virus, Mazus ha riferito ad una tavola rotonda nella città Duma di Mosca.
Il funzionario ha cercato di sottolineare il lato positivo del problema dicendo che il tasso di incidenza dell’HIV per la fascia di età tra i 14 ed i 18 anni è diminuito di quasi 20 volte negli ultimi 10 anni.
Nel 2011, il rapporto delle Nazioni Unite ha chiaramente fatto capire che il numero di sieropositivi russi erano in aumento, mentre in tutto il mondo, i nuovi casi di infezioni erano in diminuzione.
Secondo i dati forniti da Mazus, quasi la metà dei casi di contagio, il 49,5 per cento, avviene attraverso rapporti eterosessuali, il 23% avviene attraverso rapporti di natura omosessuale ed il 22 per cento per utilizzo di droghe in via endovenosa.
fonte: tradotto e riadattato da moscownews.ru