
La ditta che produce il famoso fucile d’assalto Kalashnikov ha dichiarato la procedura di fallimento. Anche se centinaia di migliaia di fucili sono stati venduti a livello mondiale le finanze della società sono in uno stato disastroso.
Il tribunale ha dato il via libera alla fabbrica Izmash di procedere alla liquidazione a seguito di una causa intentata da un creditore che esigeva circa 30.000 dollari. Il produttore di Kalashnikov è ora in stato di amministrazione controllata, ed un amministratore è stato nominato dal tribunale.
L’azienda realizza circa il 90 per cento di tutti i fucili in Russia. Il suo più famoso AK 47 o semplicemente Kalashnikov è stato uno dei fucili preferiti tra gli eserciti, i ribelli e contrabbandieri per oltre mezzo secolo. Tuttavia, l’anno scorso l’azienda ha registrato una perdita netta di oltre 80 milioni di dollari e la sua produzione in termini monetari è scesa del 45 per cento.
E’ stato da poco creato il fucile AK-12, per cui l’azienda ha speso molti anni per la ricerca e sviluppo, ma ha ottenuto una freddissima accoglienza da parte del Ministero della Difesa russo che non ha intenzione di comprarlo. La società ha presentato il nuovo fucile in febbraio e afferma che soddisfa tutti i requisiti moderni e dovrebbe essere testato entro la fine dell’anno.
Curiosità:
Per i più appassionati si consiglia la visita al Museo AK-47 ad Izhevsk, nella Repubblica di Udmurtia.
Il Kalashnikov compare nella bandiera ufficiale del Mozambico, nello stemma dello Zimbabwe e nello stemma di Timor East.
fonte: tradotto e riadattato da rt.com, wikipedia