
L’ex Primo Ministro Vladimir Putin, eletto Presidente lo scorso mese, nonostante la crisi economica globale, afferma che il governo russo ha adempiuto tutti i suoi obblighi.
Il Presidente eletto ha detto che la leadership russa potrebbe aver usato le difficoltà economiche dopo la crisi del 2008 come una scusa per non fare nulla come altri paesi hanno fatto. Ma sarebbe stato sbagliato, dal punto di vista politico, sociale ed economico.
La recessione economica mondiale è diventata una sfida enorme, e se la Russia non ha risposto in modo appropriato “l’economia e sfera sociale sarebbero crollate e la sovranità del paese e l’indipendenza geopolitica sarebbero stato in messe in discussione”. In tal caso, la Russia avrebbe dovuto “seppellire” le idee di sviluppo e di modernizzazione per il lungo termine.
“Abbiamo dimostrato di essere un popolo maturo, creativo e sicuro di sé con una grande forza di vita interiore” ha detto Putin.
L’importante risultato, è che la Russia è riuscita a stabilizzare e aumentare la popolazione, che ha raggiunto oltre 143 milioni nel 2011.
“La crisi non ha cancellato i dati demografici positivi” ha sottolineato Putin.
Putin ha presentato la sua relazione annuale sul governo nel 2011 per la Duma di Stato. È la sua quarta relazione al Parlamento dal 2009.
Putin ha ricordato che il livello degli investimenti in Russia l’anno scorso ha raggiunto la cifra record di 10,8 miliardi di rubli. Inoltre negli ultimi 4 anni sono raddoppiati gli investimenti. I profitti delle imprese russe nel 2011 sono aumentati quasi del 16%, mentre le entrate fiscali sono aumentate del 27%.
Per quanto riguarda l’inflazione negli ultimi quattro anni è diminuita dal 13,3 al 6,1%.
Ha inoltre sottolineato che è fondamentale concentrarsi su questioni di importanza strategica, come la demografia, lo sviluppo dei territori orientali della Russia, la costruzione di una nuova economia e rafforzare la posizione globale della Russia.
fonte: tradotto e riadattato da rt.com e da italian.ruvr.ru
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