
Il cinema russo sta guadagnando popolarità in tutto il mondo e ricevendo riconoscimenti da cinefili e professionisti.
Ben due drammi russi sono stati premiati al ventunesimo festival nel sud della Germania, a Cottbus.
Il “ritratto del crepuscolo” basato a New York della regista Angelina Nikonova ha vinto il Gran Premio del festival, mentre il creatore di Gromozeka, Vladimir Kott, è stato elogiato per il suo impegno come regista.
Il dramma russo relativo all’enigma delle relazioni psicologiche e sessuali tra vittima di uno stupro e il suo aggressore ha avuto la sua anteprima mondiale al Festival del Cinema di Venezia all’inizio di quest’anno.
Il “Ritratto del crepuscolo” si concentra su controversi, i rapporti piuttosto ambigui tra una coppia di coniugi, una giovane lavoratrice sociale, e un poliziotto che è stato forse tra un gruppo di ufficiali che l’ha violentata.
Dopo il successo di Venezia, il film è già stato proiettato in alcune delle più importanti festival del mondo, tra cui il Toronto International Film Festival.
Se il “Ritratto del Crepuscolo” è sulla psicologia di una donna, Gromozeka esplora gli interessi degli uomini e gli stili di vita.
Il film ruota attorno a tre vecchi amici di scuola che, nel corso degli anni sono cresciuti in diversi posti e i loro sogni d’infanzia svaniti. Ora, giunti all’età di mezzo, ognuno è bloccato con i suoi problemi: un poliziotto che è sempre in corsa per una promozione; un tassista e sua figlia con problemi, un chirurgo che è impegnato tra sua moglie e amante.
Il regista di Gromozeka è stato elogiato per dipingere un quadro sociale fatto di sogni rovinati e di futuro incerto, ma il tutto facendolo con un tocco di ironia e di un nostalgico sentimento sovietico.
fonte: tradotto e riadattato da rt.com