
L’edizione russa del mensile italiano Max ha chiuso i battenti dopo aver pubblicato solamente quattro numeri (quattro mensilità).
Il fallimento è probabilmente dovuto ad un mix di problematiche, la prima, relativa all’incapacità di posizionare la rivista sul segmento appropriato di lettori, la seconda sulle sofferenze finanziare dell’editore russo che ne curava la pubblicazione.
Interessante notare che a capo della rivista era stata nominata Xenia Sobchak, figlia di Anatolij Sobchak, ex sindaco di San Pietroburgo e molto intimo con il defunto primo presidente russo, Boris Eltsin.
Il mensile era stampato in sole 10mila copie, con una distribuzione discutibile per alberghi e ristoranti di un certo livello, e solamente una piccola parte nella tradizionale rete di vendita di edicole e supermarket.
Il posizionamento doveva essere tra GQ e Maxim ma la breve vita della rivista italiana è passata praticamente in ombra per il pubblico russo.
Purtroppo, un triste finale per un importante rivista italiana del settore.