
Il capo dei servizi di sicurezza russi (FSB – Servizi Federali per la sicurezza della Federazione Russa) ha riferito al presidente Dmitry Medvedev di un “importante attentato sventato nell’area di Mosca pochi giorni fa”.
Aleksandr Bortnikov ha fatto il suo annuncio di fronte alle telecamere, che stavano riprendevano l’inizio di un incontro con Medvedev: “quattro persone originarie del Caucaso del Nord, che stavano organizzando un attentato destinato a luoghi di assembramento di massa e mezzi di trasporto, sono stati arrestati”.
I quattro, reo confessi, secondo la dichiarazione di Bortnikov erano pronti a far esplodere un ordigno di fabbricazione artigianale avente una potenza stimata in 10 kg di tritolo. Grazie al loro arresto si è proceduto al ritrovamento di armi, mappe e di una carta dettagliata del luogo scelto per l’azione terroristica, che per ovvi motivi non è stato svelato.
L’annuncio arriva in concomitanza con le nuove operazioni nel Caucaso del Nord per tentare di imbrigliare la rivolta islamista. I militanti caucasici hanno rivendicato la gran parte degli attentati in Russia, compreso quello accaduto lo scorso gennaio all’aeroporto Domodedovo di Mosca (bilancio di 37 morti) e quello del marzo dell’anno scorso nella metropolitana di Mosca (bilancio di 40 morti).